L’Aci Europe, l’organizzazione degli operatori aeroportuali europei, ha reso nota l’analisi del traffico aereo negli scali del vecchio continente per il 2017.
La fotografia che emerge è di certo incoraggiante: il movimento passeggeri è cresciuto dell’8,5%.
L’incremento maggiore ha riguardato gli aeroporti non Ue, che hanno riportato un +11,4%, una cifra molto rilevante soprattutto se comparata al -0,9% registrato nel 2016. La forte ripresa ha riguardato la Russia e la Turchia innanzitutto, ma anche la Georgia, l’Ucraina, la Moldavia e l’Islanda.
Nell’area Ue si sono in particolare contraddistinti per una forte espansione dei volumi di passeggeri gli aeroporti dei seguenti paesi: Lettonia, Estonia, Pol0nia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Slovenia, Romania, Bulgaria, Cipro, Malta e Portogallo.
Il risvolto negativo di tale crescita è ovviamente l’incapacità di molti aeroporti di mettere a disposizione degli utenti strutture e personale in misura adeguata, e a questo limite bisognerà certamente trovare soluzioni efficaci in tempi rapidi.