Dopo oltre 10 anni dal lancio del progetto, è stato inaugurato oggi il nuovo terminal dell’Aeroporto Internazionale di Muscat. Alle 15 locali le operazioni sono state trasferite dal vecchio terminal, realizzato negli anni ’80 al nuovo, che è stato dimensionato per una capacità iniziale di 24 milioni di passeggeri e che in seguito ai futuri ampliamenti già pianificati potrà gestire un traffico di 48 milioni di passeggeri/anno.
Il nuovo terminal segue a distanza di circa 4 anni la messa in servizio della nuova pista 08L- 26R, che ha una lunghezza di 4.000 m, adeguata alla Categoria 4F ICAO e la nuova torre di controllo che con i suoi 97 m è l’edificio più alto mai realizzato in Oman. Il terminal appena inaugurato è stato realizzato su un’area di 580.000 mq, mentre circa 30.000 mq sono occupati dagli altri fabbricati di supporto, è dotato di 96 banchi check-in, 29 pontili d’imbarco, 30 stand di parcheggio remoti, un sistema di smistamento bagagli (BHS) in grado di smistare 5.500 bagagli per ora e un hotel a 4 stelle con 90 stanze per i passeggeri in transito.
Si tratta di uno dei maggiori progetti aeroportuali al mondo, e certamente del più grande progetto infrastrutturale mai realizzato in Oman.
Come tutti questi grandi progetti, non poche sono state le difficoltà di natura tecnica, economica ed organizzativa da superare per portare a termine quest’opera imponente, con un ritardo comunque di quattro anni rispetto alle previsioni iniziali. Tra le varie sfide, quella dovuta alla posizione dell’aeroporto stesso che sorge lungo il litorale ed ha quote del terreno molto basse, ciò ha richiesto che un complesso sistema di irregimentazione delle acque marine fosse realizzato; il ciclone Gonu, che nel 2007 si abbattè sul cantiere appena avviato causando danni enormi; la complessità degli impianti, che a queste latitudini sono soggetti a temperature che nella stagione calda possono raggiungere i 56 gradi.
Il nuovo aeroporto di Muscat si pone come nuovo player sul mercato, già molto competitivo, dei Paesi del Golfo, dove coesistono già mega aeroporti come quello di Dubai (95 milioni di passeggeri/anno), di Doha Hamad (37 milioni) e di Abu Dhabi (25 milioni) il cui nuovo terminal sarà anche esso inaugurato a breve. Questi progetti, che a prima vista possono sembrare sovra-dimensionati, in realtà sono appena sufficienti ad accogliere il traffico che in questa regione cresce con percentuali a doppia cifra: Muscat negli ultimi anni è cresciuto del 19% all’anno. Ciò è dovuto ad un’economia che, nonostante la flessione dei prezzi del petrolio registrata negli ultimi due anni, resta comunque molto solida, ed allo sviluppo del turismo che sta facendo dell’Oman una meta sempre più ambita per la varietà dei luoghi e per la sicurezza del Paese nel quale, di fatto, non esiste criminalità.
Al progetto hanno contribuito moltissime aziende, tra queste possiamo annoverare: Adpi (Project Management), Hill International (Supervisione), Thales (aiuti alla navigazione e sistemi aeroportuali), Indra (Air Traffic Management) nonché imprese del calibro di CCC che in collaborazione con TAV ha realizzato la nuova pista, Bechtel che insieme ai turchi di Enka ha realizzato il nuovo terminal o Carillion che ha realizzato la nuova torre di controllo. Nel complesso oltre 120 aziende hanno contribuito al progetto e si stima che il numero di tecnici ed operai impiegati nel periodo di massima attività abbia superato le 6.000 unità al giorno.
La prossima fase di sviluppo del progetto prevede la realizzazione della seconda pista parallela 08R-26L che andrà a sostituire la vecchia pista e sarà dotata di impianti di ultimissima generazione, come le luci LED, il nuovo sistema ALCMS per la gestione della movimentazione degli aerei e ben otto taxiway veloci per consentire di sfruttare la massimo la capacità della pista; quest’ultimo sarà un progetto interamente “Made in Italy”.